Il volume si compone di scritti che costituiscono la versione in parte rimaneggiata di una serie di interventi presentati a Vercelli nel novembre del 2000 nell’ambito di un convegno il cui tema dà il titolo al volume stesso. In esso si tratta del nesso della memoria con l’idea di cultura e delle differenze culturali. Alla memoria culturale si demanda il compito di assicurare l’unità e cementare la compattezza sociale delle comunità umane. Essa tuttavia, come ogni memoria, ha una validità del tutto relativa nello spazio e nel tempo. Richiede, infatti, che i singoli membri di tali raggruppamenti, così come le diverse compagini collettive al loro interno (ciascuna protesa, singolarmente, a confermare e sviluppare anche proprie tradizioni particolari, in una correlazione fittamente intersecata con quelle delle altre), s’impegnino continuamente a conformarli e consolidarli, cercando di operare affinché i più o meno labili elementi che vi stanno a fondamento possano mantenersi e essere salvaguardati, resistendo strenuamente alle contrastanti tendenze a dissolverne la consistenza unitaria. La transitorietà e la caducità fanno parte sostanziale della costituzione di ogni fondamento concernente anche la memoria culturale e collettiva. La memoria culturale non è nulla di assodato una volta per sempre, bensì è qualcosa che richiede una continua ripresa e un costante ravvivamento. L’oblio e l’opacità minacciano radicalmente la memoria, ogni memoria; e ciò, sebbene contribuiscano pure a renderla possibile, a concretarla nella sua medesima essenza. Opponendosi all’inevitabilità dell’oblio, ma anche lasciando che molto vi sprofondi, ossia sulla base di questa dialettica incessante tra memoria e dimenticanza, le differenti civiltà si mettono alla prova nel tentativo di costruire e rafforzare durevolmente se stesse.
Memoria, cultura e differenza
A cura di Livio Bottani
Esaurito
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